Innovazione didattica e metodologica internazionalizzazione

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Nel contesto odierno, in cui l’innovazione risulta essere sempre più rapida, il sapere tradizionale, basato su logiche di conoscenza e applicazione di tipo riproduttivo, è diventato obsoleto. Per rispondere alla continua richiesta di adeguamento è fondamentale quindi favorire l’acquisizione di atteggiamenti e modalità d’azione flessibili, in cui la persona possa riconfigurare il proprio repertorio di competenze strategiche per soddisfare le esigenze che emergono di volta in volta nell’arco di tutta la vita.

Già nel 2006 la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 2006/962/CE del 18 dicembre 2006 aveva delineato le otto competenze chiave per l’apprendimento permanente, necessarie per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Tra queste, oltre alla competenza “imparare a imparare”, che sottolinea proprio la flessibilità richiesta, risaltano anche la “competenza digitale”, impostasi di recente, e la “competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia” che restituiscono dignità alle discipline scientifiche, in passato considerate meno rilevanti.

La legge 107 del 13 luglio 2015 – Riforma della Scuola, riformulate le Competenze Chiave europee sotto forma di Obiettivi Formativi, introduce l’Organico dell’Autonomia per agevolarne il raggiungimento, e inoltre adotta il Piano Nazionale per la Scuola Digitale al fine di sviluppare e di migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale.

Particolare importanza riveste l’educazione STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), o ancor meglio STEAM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arti e Matematica), che non corrisponde semplicemente all’unione delle suddette discipline ma alla loro integrazione, attraverso progetti e indagini.

In tale panorama i tempi e i modi della formazione degli studenti vanno quindi ridefiniti, introducendo concrete innovazioni didattiche che, attraverso una metodologia attiva e laboratoriale, avvalendosi delle nuove tecnologie e del digitale, rendano i cittadini capaci di affrontare le importanti sfide del presente.

Oggi con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Scuola ciascuna istituzione scolastica del primo e del secondo ciclo può creare spazi fisici e digitali di apprendimento innovativi per introdurre metodologie e tecniche di insegnamento in linea con la trasformazione degli ambienti, e ciascun docente può essere accompagnato con azioni di formazione digitale per rendere concreto il cambiamento: Scuola Futura, la piattaforma ministeriale per la formazione del personale scolastico (docenti, personale ATA, DSGA, DS), propone infatti contenuti e moduli di formazione articolati in tre aree tematiche (Didattica digitale, STEM e multilinguismo, Divari territoriali), che riprendono tre delle linee di investimento per le competenze definite dal PNRR.

Gli articoli sulle azioni, i progetti e le attività formative sono consultabili all’interno della presente pagina oppure in:

Home page > Comunicazioni > Progetti ed Eventi> Innovazione didattica

Attività di formazione:

Piattaforma SCUOLA FUTURA:

https://usr.istruzionelombardia.gov.it/aree-tematiche/pnrr-scuola/pnrr-area-formazione/

https://scuolafutura.pubblica.istruzione.it/de/home

Polo formativo per la formazione STEAM nella provincia di Pavia:

https://scuolafutura.pubblica.istruzione.it/de/Polo-STEAM-Vigevano

Riferimenti normativi utili:

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 2006/962/CE del 18 dicembre 2006:

https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2006:394:0010:0018:it:PDF

Legge 107 del 13 luglio 2015 – Riforma della Scuola: