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Rappresentanza studentesca e Consulta Provinciale degli Studenti

La partecipazione studentesca è l’occasione per tutti gli studenti delle Scuole Secondarie di Secondo Grado di relazionarsi con le Istituzioni e con il funzionamento del nostro ordinamento scolastico. Essa offre una risposta concreta alla domanda degli studenti di un loro più incisivo protagonismo nella vita scolastica. Inoltre, consente di mettere in pratica quotidianamente la partecipazione piena e consapevole alla vita sociale, alla base dell’insegnamento dell’Educazione Civica, arricchendo la formazione offerta dalla scuola con l’acquisizione autentica di competenze trasversali.

 

La rappresentanza istituzionale studentesca si esprime su tre differenti livelli:

 

Livello d’Istituto

Consiglio di Classe

Consiglio d’Istituto

Comitato Studentesco

DL 297/1994

Livello Provinciale

Consulta Provinciale Studentesca (CPS)

DL 133/96, DPR 567/96, 105/01, 301/05 e 268/07

Livello Regionale

Coordinamento Regionale delle Consulte

Livello Nazionale

Consiglio Nazionale dei Presidenti di Consulta (CNPC) Ufficio di Coordinamento Nazionale (UCN)

Forum delle Associazioni degli Studenti (FAST)

 

A seconda di quanto deliberato dai singoli Collegi dei Docenti, gli incarichi istituzionali di rappresentanza studentesca possono essere contemplati nella valutazione della condotta, dell’Educazione Civica e/o come credito formativo.

 

 

All’interno di ogni scuola, la partecipazione studentesca trova la sua espressione fondamentale nella Consulta Provinciale degli Studenti, introdotta dalla direttiva del Ministro dell’Istruzione n. 133 del 3 aprile 1996 e successivamente normata.

 

La Consulta Provinciale degli Studenti – CPS – è un organismo istituzionale di rappresentanza studentesca su base provinciale composto da due studenti per ogni istituto secondario di secondo grado della provincia.

I rappresentanti che la compongono sono eletti dagli studenti della scuola di appartenenza e restano in carica per due anni.

Attraverso le Consulte, i rappresentanti eletti dialogano con le istituzioni locali, con le autorità scolastiche e con enti e associazioni del territorio per progettare eventi e percorsi volti al sostegno della partecipazione studentesca nella propria realtà territoriale su diversi campi, tra cui l’orientamento, l’educazione alla salute, la lotta contro il bullismo e il cyberbullismo; le Consulte dispongono di fondi propri da utilizzare per la realizzazione di tali progetti.

Oltre alle tematiche già citate, le CPS organizzano e strutturano le richieste e le istanze di tutti gli studenti in materia di edilizia scolastica, trasporti, didattica e diritto allo studio, sia a livello locale che a livello nazionale: esse infatti, coordinandosi a livello regionale, concretizzano a livello nazionale la formulazione delle proprie istanze attraverso il Consiglio  Nazionale dei Presidenti di Consulta (CNPC), nel quale condividono le proprie esperienze sul territorio, realizzano progetti da integrare, discutono dei temi cruciali comuni alle CPS e interagiscono con il Ministero dell’Istruzione e del Merito redigendo pareri e proposte. 

 

Le attività delle Consulte sono coordinate dall’U­fficio II – “Welfare dello Studente, dispersione e orientamento” della Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione – Ministero dell’Istruzione e del Merito – con il supporto di un docente referente per le attività delle CPS messo a disposizione dagli Ambiti Territoriali Provinciali.

 

 

 

Siti tematici:

 

https://www.miur.gov.it/consulte-provinciali-degli-studenti

https://spazioconsulte.it/webi/it/home-page/